Covid e Tg, la quarta ondata non spaventa il prime time

Tg

I Tg dall’ 1 al 5 novembre – Dopo una lunga assenza dai titoli, la pandemia risale velocemente le scalette del prime time, con l’aumento dei contagi anche in Italia che venerdì si impone in prima pagina: 5 le aperture (Tg Rai, Tg5 e TgLa7). Dopo l’annuncio dell’Ema di una quarta ondata con scenari preoccupanti soprattutto in Germania e per i Paesi dell’Est Europa, le testate rilanciano le dichiarazioni comunque rassicuranti del nostro Governo, impegnato per garantire al più presto la terza dose del vaccino. A rasserenare il quadro nazionale contribuiscono i dati del contagio che, come evidenziato giovedì da Tg La7 fin dai titoli, mostrano quanto lo scenario appaia invertito rispetto ai primi mesi della pandemia, con le Regioni del Nord meno esposte al virus, grazie all’estesa opera di vaccinazione e prevenzione che induce perfino i politici tedeschi a tentare di “fare come l’Italia”.

Vertice per l’ambiente di Glasgow: per Tg 1 “ottimi risultati”, per Greta “solo bluff”

L’impennata dei contagi porta in secondo piano il vertice di Glasgow, che domina nella prima parte della settimana (aperture per tutti), con gli interventi di Draghi e gli accordi raggiunti martedì per contrastare la deforestazione, in uno scenario che, tuttavia, non trova ancora tutte le potenze concordi sui tempi per la svolta green. Doppi titoli e lunghi servizi, ad eccezione di Tg4 che invece tratta del meeting solo verso fine edizione e fa suo lo scetticismo del commentatore Guzzanti. Di giudizio opposto l’esperta Roberta Boscolo, che intervistata martedì dal Tg1 definisce come “un successo” gli accordi finora comunicati. Interessante il Dataroom di lunedì di Milena Gabanelli sui ritardi nel processo di conversione verde nel nostro Paese, dovuti per lo più agli avvitamenti burocratici. Sul finire della settimana i riflettori si spostano sulla protesta dei giovani, con Greta Thunberg che venerdì accusa di bluff i leader mondiali, bocciando i risultati finora ottenuti.

L’ombra di Draghi sul percorso verso il Quirinale. Tg 2 glissa sullo scontro Giorgetti-Salvini

Lontana dalle aperture, la politica nostrana appare sotto tono, con pochi spazi dedicati all’approvazione del Ddl sulla concorrenza (titoli, ma nessuna apertura) e nessun particolare approfondimento. Nel commentare uno scenario che vede il Premier ammantato di sempre maggior prestigio a livello internazionale, Mentana (lunedì) riflette su di un confronto politico che “languisce” e che finisce – non potendo influire realmente sui temi oggetto dell’azione del Governo – con il proiettarsi su altro, in primo luogo la corsa al Quirinale. Grande lo spazio destinato a questo tema, con Tg5 che martedì vi dedica la copertina. Se i Tg Mediaset riprendono le parole del Viceministro Giancarlo Giorgetti che, nell’auspicare Draghi al Colle di fatto contrasta l’endorsement dalla Lega per Berlusconi, Tg2 glissa sulle tensioni interne al Carroccio, e giovedì non dedica neanche un titolo al vertice federale convocato da Salvini per ribadire “chi comanda” nel partito.

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Grande spazio sui Tg Mediaset alle tensioni nei 5 Stelle e all’emergere di una nuova forza politica guidata da Di Battista. La maxi operazione che ha portato alla identificazione di oltre 5mila illegittimi beneficiari del “Reddito di cittadinanza” guadagna mercoledì l’apertura di Tg4 e Tg5 e produce servizi che “scaldano” lo scontro politico, non privi, però, di qualche buono spunto d’analisi.

Emergenza profughi, Lamorgese esorta l’Europa

Le operazioni di soccorso nel Mediterraneo, che hanno visto due navi Ong recuperare oltre mille migranti lasciati da Malta in balìa delle onde, riportano nel prime time il tema sbarchi, con Tg4 che vi dedica l’apertura. Spazio fin dai titoli per tutti – cosa rara – anche alle parole del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che rivendica con forza un maggior coinvolgimento dei paesi partner nell’accoglienza e distribuzione dei profughi. Buono l’approfondimento del Tg3 sugli oltre 1.200 rifugiati afghani che arriveranno legalmente in Italia attraverso un corridoio umanitario coordinato dalla comunità di Sant’Egidio.

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