Steward sulle spiagge libere per garantire il rispetto delle regole anti-Covid. «Non vogliamo militarizzare le spiagge, confidiamo nel buon senso», sostiene il Sindaco di Latina, Damiano Coletta. «Le somme stanziate dal Governo per i aiutare i Comuni ad affrontare l’emergenza e la ripartenza non basteranno: le minori entrate legate ad una capacità fiscale ridotta andranno in qualche modo compensate», dichiara il primo cittadino della città sul litorale laziale che il prossimo anno andrà alle urne per rinnovare l’Amministrazione comunale. «Sulla ricandidatura non ho ancora deciso ma, se ci saranno le condizioni, ci terrei molto anche in virtù di quanto è stato seminato in questo primo mandato».
Quarto appuntamento del magazine L’Eurispes.it dedicato alla sfida dei primi cittadini contro l’emergenza. La rubrica ha come obiettivo quello di capire quali sono le difficoltà che i sindaci dei Comuni italiani devono affrontare e come stanno cercando di tutelare e promuovere il loro territorio.
Sindaco Damiano Coletta, qual è la situazione socio-sanitaria della città da Lei amministrata?
La situazione a Latina dal punto di vista sanitario è sempre stata sotto controllo. I numeri sono stati contenuti grazie all’eccellente lavoro svolto dalla Asl – che ha ottenuto riconoscimenti anche a livello nazionale – e al senso di responsabilità dei nostri cittadini. C’è stata un’ottima risposta della medicina del territorio e del personale ospedaliero. Abbiamo fronteggiato l’emergenza sociale erogando, in tempi brevi, i buoni spesa e oggi stiamo gestendo la situazione del rilancio del nostro tessuto economico che può rappresentare, a mio avviso, un’occasione per trovare nuove strade e nuove opportunità.
Le risorse finora stanziate dal Governo per i Comuni sono sufficienti? A quanto ammonta la somma ricevuta dalla città di Latina?
Abbiamo ricevuto 1 milione e 200mila euro per i buoni spesa: tutta la somma è stata, ovviamente, impegnata, tra l’altro in tempi e con modalità che ci hanno fatto diventare un esempio per altre città – il buono veniva caricato sulla tessera sanitaria del richiedente. I Comuni italiani avevano chiesto 5 miliardi per fronteggiare l’emergenza, entro luglio ne saranno arrivati complessivamente 3. Le dico subito che non basteranno, le minori entrate legate a una capacità fiscale ridotta andranno in qualche modo compensate.
Esiste il rischio che, senza entrate sufficienti, i Comuni non saranno in grado, nei prossimi mesi, di erogare servizi essenziali per i cittadini, come la raccolta dei rifiuti, il trasporto pubblico, i servizi sociali che, in alcuni casi, oggi sono addirittura più necessari?
Al momento a Latina questo rischio non c’è. Però l’esperienza fatta ha posto sicuramente un’attenzione particolare sul tema tributi e servizi. Ridurre i primi significa tagliare i secondi e le città italiane non se lo possono permettere.
La Regione Lazio ha stanziato 6 milioni di euro per aiutare i Comuni del litorale a gestire spiagge libere e lungomare in tutta sicurezza durante la prossima stagione balneare. La somma è stata ripartita in base alla popolazione e alla lunghezza delle spiagge e del loro territorio. A Latina spettano quasi 500mila euro: come verranno utilizzati questi soldi?
Abbiamo affidato il servizio di sorveglianza delle spiagge libere ad una ditta, in modo da poter garantire la sicurezza di tutti, e abbiamo acquistato bagni pubblici che saranno posizionati nelle adiacenze delle discese alle spiagge.
Parliamo allora di estate. A Latina, il Piano per l’utilizzo degli arenili prevedeva già tra ombrellone e ombrellone distanze addirittura maggiori di quelle indicate nelle linee guida anti-Covid, con 13,5 metri quadri a postazione contro 10 metri quadri. Una norma che, però, potrebbe essere difficile da far rispettare nelle spiagge libere. Come vi siete organizzati? Gli ingressi saranno contingentati?
Il nostro obiettivo non è di certo quello di militarizzare le zone in corrispondenza degli accessi in spiaggia. Ci sarà del personale addetto al monitoraggio della situazione, ma siamo fiduciosi che prevalga il senso di responsabilità da parte dei cittadini i quali sanno benissimo che per stare in spiaggia bisogna rispettare alcune fondamentali regole e che non si devono creare assembramenti.
È vero che avete pensato di mettere in campo degli steward per impedire gli assembramenti in spiaggia? Stanno già operando? Quanti saranno?
Sì, attraverso un bando abbiamo affidato il servizio di sorveglianza delle spiagge libere ad una ditta che, a sua volta, ha reclutato 36 steward. Sono operativi da lunedì 22 giugno e lavoreranno dalle ore 8:00 alle ore 20:00, divisi in due turni da 18 persone. Non avranno funzione sanzionatoria. Il loro compito è di supporto ai bagnanti, affinché tutti siano garantiti nell’osservanza delle prescrizioni. Proseguiamo con il gioco di squadra che Latina ha già mostrato di saper fare durante la fase più acuta dell’emergenza.
A settembre i ragazzi torneranno a scuola. Il Decreto sulla Scuola conferisce ai sindaci poteri commissariali per velocizzare l’esecuzione di opere inerenti l’edilizia scolastica. Il provvedimento prevede che – al fine di garantire la rapida esecuzione di interventi di edilizia scolastica, anche in relazione all’emergenza da Covid-19 – fino al 31 dicembre 2020 i Sindaci e i Presidenti delle Province e delle città metropolitane potranno operare con poteri commissariali. Qual è la situazione dell’edilizia scolastica a Latina? Quali interventi l’Amministrazione prevede di eseguire?
Diciamo che la questione “poteri commissariali” e confini entro i quali è possibile operare è ancora da verificare bene. Ad ogni modo, stiamo lavorando su una serie di interventi di manutenzione che riteniamo prioritari. Ci faremo trovare pronti anche per il nuovo anno scolastico.
Tra un anno, i cittadini di Latina andranno alle urne per rinnovare l’Amministrazione comunale. Lei si candiderà per un secondo mandato? Quanto la campagna elettorale, già partita, si giocherà sulla gestione della Fase 3?
Sulla mia candidatura per un secondo mandato vorrei attendere i prossimi mesi prima di prendere una decisione definitiva. Se ci sono le condizioni, ci terrei molto a ricandidarmi, anche in virtù di quanto è stato seminato in questo primo mandato. L’Amministrazione, dal 2016, ha fatto un’opera di bonifica enorme e nel secondo mandato potremmo mostrare ai cittadini la visione di città che abbiamo. Sicuramente nella prossima competizione elettorale avrà un peso anche la gestione di questa emergenza ma, a mio parere, sin dalla Fase 1. Parliamo di un lavoro complicatissimo e senza precedenti che il Comune di Latina ha potuto e saputo affrontare proprio perché, in questi anni, abbiamo gettato le basi di una macchina amministrativa solida ed efficace.