Giusto confiscare ai corrotti come ai mafiosi

Circolano cifre esagerate sulla consistenza della corruzione in Italia. Ad affermarlo è stato il presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara, nel suo intervento all’incontro sul nuovo Codice antimafia e corruzione, approvato dal Parlamento a settembre del 2017. “I 60 miliardi l’anno di cui si favoleggia, non stanno né in cielo né in terra.  – ha  osservato il presidente dell’Eurispes – Sarebbe come dire che tutti gli italiani producono corruzione per 1000 euro l’anno a testa, o che i 300 mila burocrati con potere di firma sono interessati da una corruzione di 200 mila euro ciascuno”. Che l’Istituto stia ponendo molta attenzione al fenomeno, lo dimostrano però due ricerche, una più generale, in fase avanzata di realizzazione, e un’altra che seguirà, sul tema specifico corruzione e sport.

Alla giornata di lavoro, organizzata a Tivoli dal locale Procuratore della Repubblica Francesco Menditto, hanno partecipato le più rappresentative autorità nazionali: da Federico Cafiero De Raho, Procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, al suo predecessore Franco Roberti, da Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, a Giovanni Salvi, procuratore generale di Roma, a don Tonino Palmese, presidente della Fondazione Polis. C’era anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che, nel suo saluto, ha annunciato la pubblicazione del terzo Rapporto su “Le mafie nel Lazio”.

Una delle novità del Nuovo codice è quella di estendere lo strumento della confisca dei beni patrimoniali dai mafiosi agli indiziati di corruzione e di altri reati contro la pubblica amministrazione, e persino a quelli di stalking.  Aspetti, questi, su cui Raffaele Cantone ha espresso le sue perplessità. Posto che la corruzione è uno strumento tipicamente mafioso, ed è anzi l’unico “modus operandi” della criminalità organizzata, specie quando si trova ad agire in un “territorio non mafioso”, l’estensione di misure come la confisca agli indiziati di reati non mafiosi è una sorta di cavallo di Troia. “Esportare le misure del sistema di prevenzione ai reati non mafiosi – ha detto infatti Cantone – rischia di minare l’intero impianto dell’istituto, che deve invece rispondere a una logica di eccezionalità.” Una norma poco utile, anzi pericolosa per il presidente Anticorruzione, secondo il quale non c’era bisogno di nuovi interventi.

“Le mafie non si radicalizzano più con la violenza, ma con il denaro” ha convenuto il Procuratore nazionale Antimafia Cafiero De Raho”, che ha osservato come la loro prima attività sia il traffico di droga, che rende loro 560 miliardi di euro nel mondo e 30 in Italia. Ma si è detto in contrasto con Cantone sulle nuove norme preventive, che vanno invece collocate fra gli strumenti di contrasto. De Raho ha chiesto poi che le imprese sequestrate alla mafia, per restare sul mercato, vengano protette dalla forze dell’ordine attraverso forme di monitoraggio che impediscano alle mafie di soffocarne il decollo. Ha proposto poi di rendere possibile che i dipendenti, riuniti in cooperativa, prendano l’impresa in comodato, perché non si dica “la mafia ci dà lavoro e lo Stato ce lo toglie”.
Nemmeno il predecessore di De Raho, Franco Roberti, ha condiviso la posizione di Cantone: “Non è vero che quelle norme indeboliscano l’azione antimafia”, ha sottolineato, mentre il Procuratore generale di Roma, Salvi, ha posto l’accento sul fatto che l’azione penale non sia oggi “effettiva”. “Se lo fosse, non saremmo qui a discutere di misure preventive” ha osservato, invitando a battere l’illegalità ovunque si presenti. Anche nell’edilizia, dalle demolizioni delle case fuorilegge, allo sgombero degli alloggi occupati abusivamente.

Ultime notizie
longevità
Salute

Dieta e longevità, due fattori chiave per la salute: intervista con il Prof. Valter Longo

La longevità è un fattore non solo di benessere ma in grado di alleggerire il Sistema Sanitario da costi legati al trattamento dei pazienti con malattie croniche: il suo studio sarà la chiave per vivere più a lungo e in salute, come spiega il Prof. Valter Longo.
di Antonio Alizzi
longevità
mobile war
Informazione

Nell’epoca della “mobile war” non sappiamo più chi comanda: intervista a Michele Mezza

Michele Mezza è autore di “Connessi a morte”, un saggio sulla mobile war che decide l’esito dei conflitti in atto tramite l’utilizzo di dati e informazioni contro il nemico. Una strategia che porta anche il giornalismo e l’informazione sul piano della sicurezza nazionale.
di Massimiliano Cannata
mobile war
emigrazione
Società

Emigrazione degli italiani, quasi uno su dieci è residente all’estero

Emigrazione italiana oggi: quasi un italiano su dieci è iscritto all’Aire, molti sono discendenti di italiani emigrati nel passato, mentre altri cercano fuori lavoro e opportunità. Chi emigra oggi è giovane e qualificato.
di Roberta Rega
emigrazione
migrante
Immigrazione

Migrazioni: un potenziale inespresso per l’economia nazionale

Nel 2023 i paesi OCSE hanno accolto oltre 6,5 milioni di nuovi immigrati permanenti, un dato che evidenzia i cambiamenti economici e sociali in atto e che si associa al fenomeno dell’imprenditoria migrante che in in Italia coinvolge il 13,7% dei lavoratori stranieri.
di Mariarosaria Zamboi
migrante
meme
Società

L’irresistibile ascesa dei meme: quando l’ironia diventa linguaggio globale

I meme condensano concetti articolati in un singolo fotogramma, e dall’intrattenimento puro sono diventati mezzi di diffusione per idee politiche e strategie di marketing. La loro viralità li classifica come strumento condiviso di comunicazione di una generazione digitale senza frontiere.
di Mariarosaria Zamboi
meme
maghi
Società

Maghi e cartomanti: che cosa spinge gli italiani a ricorrere alla magia?

Maghi, medium, cartomanti: il bisogno di rassicurazione e il senso di incertezza hanno spinto il 15,9% degli italiani a ricorrervi almeno una volta, più di un terzo di essi spendendo anche cifre importanti per un consulto, come riportato dall’indagine Eurispes.
di Angela Fiore
maghi
alimentazione
Food

Alimentazione “senza”, sempre più italiani rinunciano a zucchero, lattosio e glutine

Come cambia l’alimentazione degli italiani: secondo i dati del Rapporto Italia 2024 sempre più alta la percentuale di italiani che comprano prodotti senza zucchero e glutine, anche in assenza di intolleranze, insieme a mix di semi e frutta secca e integratori proteici.
di redazione
alimentazione
trap
Società

Chi ha paura della musica trap?

La musica trap è sempre più in voga tra i giovani, anche in Italia. Mentre nei testi trap pullulano violenza e sessismo, ci si chiede se non sia una rappresentazione della violenza già esistente nella società e non una sua istigazione.
di Giuseppe Pulina
trap
scuola italiana
Intervista

Una Scuola italiana a due velocità, fatta di eccellenze e divari: intervista al Prof. Salvatore Natoli

La scuola italiana è stata spesso gestita con un approccio emergenziale e mai strutturale, senza una visione lungo termine e con ministri scelti secondo logiche politiche. Il Prof. Salvatore Natoli, già docente di Filosofia Teoretica all’Università Milano Bicocca, interviene sul tema dell’istruzione nel nostro Paese.
di redazione
scuola italiana
donne
Donne

Violenza contro le donne in Italia, 6 su 10 avvengono tra le mura domestiche

La violenza contro le donne è una emergenza a tutti gli effetti, che si manifesta soprattutto in àmbito familiare e attraverso i cosiddetti reati sentinella. Il femminicidio è solo una manifestazione di un problema diffuso che richiede educazione al rispetto e attenzione da parte delle istituzioni.
di Raffaella Saso*
donne