I Tg di venerdì 10 giugno – In una serata dalle aperture assai differenziate, privilegiamo i dati Istat che documentano il primo calo della popolazione da oltre 90 anni, presenti su tutte le testate: titoli per Tg1, Tg La7 e i 3 Mediaset, con copertina per Tg5. L’immagine di un paese sempre più vecchio, in cui calano le nascite e dove a crescere è solamente la percentuale degli stranieri (8,3%), produce servizi dai toni quasi rassegnati e fa parlare Mentana di un Italia che “si sta rattrappendo”.
L’attenzione alle condizioni di Silvio Berlusconi, che ieri aveva fatto l’en plein nelle aperture, si mantiene alta anche sera: aperture per Studio Aperto e Tg4, titoli per Tg1, Tg3 e Tg5. Il messaggio dell’ex premier, che si dice sereno affidandosi, in vista dell’intervento al cuore che lo attende martedì, a Dio e ai medici, figura “alto” in tutte le testate, mentre le voci di una “dibattito sulla successione” (riprese dai Tg Rai ma smentite da Romani su Tg1) non figurano sulle testate Mediaset, che ribadiscono come la Forza Italia a guida B resta “pienamente operativa”. E’ TgLa7 a fornire forse il quadro più netto, illuminando lo scontro tra i familiari di Berlusconi e il “cerchio magico” del leader, accusato di averlo fatto “sfruttato” troppo negli ultimi giorni della campagna per le amministrative.
I timori della Brexit che a meno di 2 settimane dal voto affossano le banche europee e colpiscono duro Piazza Affari, sono in apertura per Tg1 e Tg La7. Mentana aiuta a fare chiarezza presentandoci un recentissimo sondaggio che delineerebbe una maggioranza (55%) di euroscettici in Gran Bretagna.
Gli incontri di Renzi con i giovani industriali ed i rappresentati del terzo settore a Lucca ottengono secondo o terzo titolo su tutte le testate, con quelle Mediaset che enfatizzano gli “altri fischi” che hanno accolto il premier. Il provvedimento del Cdm volto a regolamentare in qualche modo l’uso dei voucher riceve buone coperture da Tg3 ed i Tg delle 20 (titolo per Tg3 e Tg5).
Nel giorno dei funerali di Sara, la ragazza romana uccisa e bruciata dal proprio ex, tutte le testate accompagnano una dura riflessione sul tema dei femminicidi, arrivati quest’anno già a 59. Tg3 sceglie di aprire, mentre Studio Aperto propone di parlare non più di “femminidici” ma di “strage”. Amara anche la riflessione di Mentana, che costata come l’introduzione dell’aggravante di femminicidio nel codice penale non abbia prodotto una riduzione del fenomeno.
L’inizio dei europei di calcio viene seguito da tutte le testate, con titoli per Tg1, Tg4 e Tg La7 e massima attenzione ai problemi di sicurezza.
Sulle proteste nella tendopoli di Rosarno a seguito della morte di un bracciante africano per mano di un carabiniere, tornano stasera Studio Aperto e Tg3. Il primo racconta di una “situazione pericolosa”, mentre Tg3 fa parlare gli occupanti del centro, in sciopero della fame per rivendicare la verità sulla morte del loro compagno.
Chiudiamo sull’interessante approfondimento del Tg2, che con ospite in studio il robotino Icub, ha trattato del ruolo che avranno in futuro le nuove tecnologie robotiche ed del rapporto sempre più stretto tra l’uomo e la macchina “intelligente”. Bei servizi e grande “efficacia” dell’intervista in studio al robot, anche se c’è da dubitare – come capita per le interviste ai politici, che si sia trattato di “domande vere”. Ma una cosa è certa:il robotino è risultato più educato e più simpatico della media dei politici.