JAMES TISSOT, un grande artista dimenticato per 70 anni

James Tissot La più bella donna di Parigi 1883-1885 Olio su tela, 146,32×101,6 cm Musée d’art et d’histoire de Genève © MAH Genève photo Bettina Jacot Descombes

James Tissot muore nel 1902, e viene dimenticato.

Solo settant’anni dopo, due studiosi anglosassoni, Misfeldt e Wentworth, lo riscoprono e portano nuovamente in auge il valore della sua opera, seguiti negli anni successivi da altri compatrioti e poi dai francesi.

Nato nel 1836 in Francia, a Nantes, da un mercante di tessuti e una disegnatrice di cappelli, viene educato secondo la dottrina cattolica, che gli inculca una tenace fede, riflessa nei suoi lavori.

Manifesta sin da giovane una simpatia per l’Inghilterra e nel 1855 cambia il suo nome di battesimo in James; si trasferisce a Parigi, esponendo i quadri a tema storico e religioso in ambientazione medievale ispirata all’arte fiamminga e tedesca (importante il ciclo sul figliol prodigo) al Salon, esposizione periodica di pittura e scultura, che si svolgeva al Louvre, suscitando apprezzamento da parte di pubblico e critica, e diventa appassionato di arte giapponese collezionando pezzi pregiati, che influenzano la sua opera – esempio è la grandiosa tela La giapponese al bagno del 1864, unico nudo conosciuto – e, attestando un cambiamento di stile, si avvicina progressivamente ai soggetti del suo tempo e produce rappresentazioni di ambienti e personaggi della città con l’ausilio della fotografia – riconoscibile dal particolare taglio allungato di alcune tele – rendendo con dovizia e ricchezza di particolari i costumi e gli accessori.

james tissot

James Tissot La giapponese al bagno 1864 Olio su tela, 208,92×124,46 cm Londra, Tate © Musée des Beaux-Arts de Dijon

Dopo la guerra franco-prussiana nel 1873 decide di trasferirsi a Londra ove rimane per undici anni, dipinge eventi sociali, ambienti, personaggi, ma descrivendoli con ironia, come ne La figlia del guerriero (1873), schernendo i codici e la rigidezza della società vittoriana: immaginate quanto potesse essere divertente per un francese di quell’epoca, definito dandy disincantato, abituato a costumi decisamente più libertini, ritrovarsi in un ambiente dai rigidi codici comportamentali.

Negli anni settanta dell’Ottocento la sua pittura ha una evoluzione, subito dopo l’incontro con Kathleen Newton nel 1875, giovane irlandese, con una storia di adulterio e un divorzio alle spalle, esclusa per questo dalla buona società vittoriana. Innamoratosi, si dedica alla vita familiare con la donna e i suoi due figli, di cui una illegittima, e abbandona le ambizioni sociali.

Kathleen diventa la sua musa, per lui sarà la donna malinconica, o quella nelle mani del destino oppure la seduttrice fiera della propria femminilità.

La compagna scompare prematuramente per la tisi nel 1882, e James decide di tornare a Parigi. Avverrà in lui una definitiva conversione al cattolicesimo, che lo porteranno ad illustrare il secondo ciclo sul figliol prodigo ed il Vecchio Testamento e viaggiare in Medio Oriente e Palestina sulle orme di Gesù a partire dal 1886. Intenso e drammatico prodotto di questo percorso mistico sono i circa 350 acquerelli noti come “Bibbia di Tissot”, sulla vita di Gesù e sul Nuovo Testamento.

Fra il 1883 e il 1885 si dedica ad una serie chiamata La donna a Parigi, probabilmente fortemente influenzata dalla corrente impressionista, che però all’epoca non fu accolta favorevolmente.

Trascorre gli ultimi anni della sua vita nell’abbazia di Bouillon, sui Pirenei.

Muore nel 1902.

La mostra “James Tissot”, ospitata al Chiostro del Bramante fino al 21 febbraio 2016, presenta 80 opere provenienti da musei internazionali quali il Petit Palais di Parigi, il Museo d’Orsay sempre parigino e la Tate di Londra, seguendo un percorso di otto sezioni tematiche che raccontano cronologicamente lo stile e la spiritualità di questo artista raffinato.

Pittore difficilmente collocabile in una determinata corrente artistica, presenta influenze impressioniste e preraffaellite.

Da una parte un uomo attento ai cambiamenti di costume dell’epoca, testimoniati non tanto dagli abiti maschili che esigevano sobrietà, ma dagli abiti femminili, con guardaroba ricchi e colorati.

I dettagli miniaturistici e la resa dei tessuti quasi palpabile, dovevano manifestare lo status sociale, figurando anche i progressi dell’emancipazione, ma solo nella moda, in quanto appare spesso una latente rappresentazione della posizione infelice della donna, bramata e desiderata dalla concupiscenza maschile, ma al tempo stesso incompresa, che hanno fatto leggere nelle opere di Tissot dei sottesi femministi.

Poi esiste un percorso di fede, che grazie al magistrale allestimento, vede paragonati oltre che le tematiche totalmente opposte, anche l’evoluzione stilistica nel corso di vent’anni.

La psicologia di questo complesso pittore, molto religioso, ma nel contempo alla ricerca di una affermazione nella élite del tempo, il cui ego particolarmente fiero lo portano a rappresentarsi spesso accanto alla compagna, è oggetto di varie interpretazioni sin dai suoi contemporanei.

In mostra è stato realizzato un piccolo archivio tessile, per aiutare il visitatore a rivivere la sensazione data dalle stoffe rappresentate nei quadri, mentre è presente una istallazione multimediale di grande effetto che accompagna nella scoperta dell’ultima sala, con il quadro più rappresentativo dello stile di questo sofisticato artista.

Organizzata da Dart – Chiostro del Bramante e Arthemisia Group, con il Patrocinio dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Roma, con il sostegno eccezionale del Museo d’Orsay, e che ha come sponsor Generali Italia e come partner Trenitalia. L’evento è consigliato da SKY Arte HD.

Per maggiori info https://chiostrodelbramante.it/info/james_tissot/

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Roma, Chiostro del Bramante.

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James Tissot Il ponte dell’HMS Calcutta (Portsmouth) 1876 circa Olio su tela, 68,6×91 cm Londra, Tate © Tate, London 2015

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James Tissot La colazione sull’erba 1881-1882 Olio su tavola, 20,8×32,7 cm Digione, Musée des Beaux-Arts © Musée des Beaux-Arts de Dijon

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James Tissot Le donne degli artisti 1885 Olio su tela, 175,9×131,4 cm Chrysler Museum Chrysler Museum of Art, Norfolk, Gift of Walter P. Chrysler Jr.

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James Tissot Portsmouth Dockyard 1877 Olio su tela, 38×54,5 cm Londra, Tate © Tate, London 2015

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James Tissot Serie La straniera: La viaggiatrice 1883-1885 Olio su tela, 141×98 cm Koninklijk Museum voor Schone Kunsten © www.lukasweb.be – Art in Flanders vzw Photo credit: Hugo Maertens

 

 

 

 

 

 

 

 

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