La scuola in piazza

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I Tg di martedì 5 maggio – La scuola conquista tutte le aperture per i cortei di protesta in 7 città e lo sciopero che dopo 7 anni ha visto sfilare insieme tutti i sindacati. Il governo risponde, direttamente con Renzi, che nessuno prima aveva aggiunto 3 miliardi al budget dell’istruzione. I Tg Mediaset parlano esplicitamente del premier come del destinatario di una protesta che parte da settori e cittadini storicamente vicini alla sinistra. Paradossalmente Tg 4 invita Del Debbio a commentare, e il commento è che a lui la “buona scuola” sostanzialmente piace e che i sindacati temono di perdere potere. Se ne parla ampiamente anche nelle testate Rai, ma il servizio migliore lo fa La7. Mentana premette che dell’argomento si parlerà a iosa nelle prossime settimane, ma l’inizio non è male: per il governo intervista al sottosegretario Faraone e in studio Susanna Camusso, sottoposta a domande “vere” e tutt’altro che compiacenti. Renzi intanto fa sapere che ascolterà le critiche, e anche questa è una notizia.
L’emergenza immigrazione è presente nei titoli di tutti, anche se emergenza non è più ma drammatica quotidianità che anche oggi ha mietuto una quarantina di vittime. Mediaset sottolinea l’inazione del’Europa, e ci può stare. Quello che va sopra le righe e titolare (Studio Aperto, Tg4) sul rischio epidemie per alcuni casi di scabbia e varicella riscontrati a bordo di un barcone salvato nel Canale di Sicilia. Il terremoto in Nepal esce dai titoli di testa e, inevitabilmente, uscirà presto anche dai servizi. Molto alta la tensione in Parlamento intorno alle dichiarazioni di Alfano sulla guerriglia a Milano, con Cinque Stelle, lega e Fratelli d’Italia scatenati e La Russa espulso dalla Presidente Boldrini ( titolo per TgLa7).
L’Europa che riparte, con l’Italia come fanalino di coda, è riportata da tutti, anche per le preoccupazioni di Bruxelles sul “buco” nei conti pubblici causato dalla sentenza della Corte sul mancato adeguamento delle pensioni a partire dal 2012. Solo Tg2 e TgLa7 segnalano che la paura vera e la confusione si generano intorno alla crisi greca, per la quale litigano tra loro anche Ue e Fondo Monetario.
Tg La7 segnala il poco opportuno appoggio dato in Campania al candidato Pd De Luca da un noto e storico esponente della Destra di Storace (titolo). Tg4 anche oggi mostra un’attenzione “pelosa” verso crimini commessi da Rom o “gente dell’est” presentando 4 servizi, alcuni riciclati da programmi contenitori.
Su Rai e La7 ampio spazio alle indagini della procura di Milano per aggiotaggio nei confronti del Cda di Ei Tower, per la vicenda dell’opa “improponibile”di febbraio su RaiWay. Un po’ tutti allora si erano chiesti come mai l’azienda del gruppo Mediaset avesse proposto un’operazione vietata dalla legge, che vuole la Rai in controllo della sua rete di torri. Visti gli andamenti dei titoli in borsa, ora se lo sta chiedendo anche la Magistratura. Ovviamente Mediaset non ne parla, ma dedica spazio alle sorti progressive della fiction prodotta e acquistata, come recita l’immancabile Pier Silvio Berlusconi.
Concludiamo segnalando l’interessante approfondimento del Tg2 su “chi, come e perché” sempre di più si dota in Italia di un’arma: tendenza che fa venire i brividi e che va in ogni modo invertita.

Dati auditel dei TG di lunedì 4 maggio 2015

Tg1 – ore 13:30 3.719.000, 22.67% ore 20:00 5.203.000, 23.77%.
Tg2 – ore 13:00 2.585.000, 17.36% ore 20:30 2.293.000, 9.13%.
Tg3 – ore 14:30 1.591.000, 10.59% ore 19:00 1.510.000, 10.34%.
Tg5 – ore 13:00 3.238.000, 21.47% ore 20:00 4.432.000, 19.83%.
Studio Aperto – ore 12:25 1.718.000, 14.43% ore 18:30 744.000, 6.54%.
Tg4 – ore 11:30 503.000, 8.38% ore 18:55 721.000, 5.16%.
Tg La7 – ore 13:30 602.000, 3.67% ore 20:00 1.250.000, 5.65%.
Fonte:www.tvblog.it

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