I Tg di mercoledì 16 marzo – La paura che torna non solo a Bruxelles ma anche a Parigi, con l’arresto di quattro terroristi islamisti pronti a colpire, si impone sulle aperture di tutti eccetto Tg1 e Tg5. Grande attenzione nei servizi, che offrono tuttavia coperture assai scarne, anche per la mancanza di video o testimonianze “forti”. L’impressione che si ha, e che si ritrova anche nel servizio di Tg La7, è che la “minaccia terroristica” venga ormai inquadrata, a livello mediatico, come una realtà riconosciuta, “quotidiana” e pertanto non eclatante.
Alla vigilia dell’ennesimo vertice europeo in cui si decide il futuro di Shengen e il destino delle migliaia di profughi accampati sul confine greco, tutte le testate riprendono le parole del Premier Renzi: “L’Europa va su Marte ma si blocca ad Idomeni”; continuano le buone coperture sul Tg Rai (approfondimento del Tg2) dal confine greco. Il muro contro muro tra Bruxelles ed Ankara e la situazione geopolitica turca vengono illustrate con efficacia nei servizio di Tg2, Tg3 e Tg La7. All’odierno appello del Papa sia aggiunge nei servizi dei Tg Rai e Tg5 quello del Presidente della Repubblica Mattarella in visita in un campo profughi in Etiopia. Dopo averlo annunciato ieri, Tg La7 ha ufficialmente lanciano una sua campagna di solidarietà assieme a Medici Senza Frontiere in sostegno alle agenzie operanti nel campo di Idomeni.
L’entrata ufficiale di Giorgia Meloni nella corsa per il Campidoglio domina la pagina politica, ed ottiene le aperture dei principali Tg. Se le testate minori Mediaset si limitano a prendere atto di una rottura, lasciando qualunque giudizio alle durissime parole di Berlusconi, per gli altri Tg i fatti di Roma sono un campanello d’allarme dello sfaldamento “irreparabile” (Tg La7) del centrodestra a livello nazionale, con il ritiro a Torino dell’appoggio al candidato Fi da parte di Salvini e la nascita di “un nuovo polo di destra di ispirazione lepenista” (Tg3). L’ammiraglia Rai stasera offre la copertura più completa, intervistando sia la Meloni che il portavoce di Fi Romani.
Le primarie Usa, con lo stagliarsi definitivo di Clinton e Trump per il duello finale e le schermaglie tra il candidato repubblicano e l’establishment del suo stesso partito, ottengono ampio spazio su tutte le estate. Da segnalare l’ampia copertura di Tg5 (secondo titolo e due servizi), che sembra, vista la malaparata della destra italiana, voler “battere dove il dente non duole”.
Le dichiarazioni del premier egiziano Al Sisi, rilasciate a Repubblica, con le quali ha annunciato la “piena collaborazione dell’Egitto” nelle indagini sulla morte di Giulio Regeni, sono accolte con un certo scetticismo.Tg3, Tg1 e Tg La7 gli riservano comunque ampio spazio.
Le notizie d’economia sono creature misteriose, e spesso difficili da inquadrare. Quella di una potenziale fusione tra le borse di Milano, Londra e Francoforte, i cui andamenti hanno negli anni passati angosciato ed esaltato milioni di italiani, oggi mancava completamente anche sulle testate più avvezze alla materia (Tg3 e Tg La7). Ci chiediamo perché senza darci risposta …
In chiusura ci uniamo ai complimenti allo sciatore altoatesino Peter Fill per la sua storica vittoria nella coppa del mondo di discesa libera, primo italiano ad aggiudicarsela in 50 anni. Servizi per tutti i Tg.
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