Rom: giornalismo “impresentabile”

I Tg di venerdì 29 maggio – Anche stasera nella nostra analisi partiamo dall’attenzione data alla vicenda dei rom assassini della periferia nord-est della Capitale. Mediaset “vira” subito sui campi nomadi dopo aver risolto il caso della lista della commissione bicamerale antimafia segnalando le polemiche nel Pd e nominando un “unico” presunto impresentabile, De Luca. I servizi a ripetizione sulla strage di ieri e le reazioni della cittadinanza esasperata ripropongono lo scherma sperimentato: tutto il potere agli istinti e alle reazioni di pancia. Intendiamoci: non si vuole qui negare i problemi che soprattutto nelle periferie la presenza dei così detti nomadi generano nella realtà e, ancor di più, nella percezione collettiva. Ma “sdoganare”, quando addirittura non li si fomenta, gli istinti più beceri strumentalizzando le angosce diffuse è un mestiere che sarebbe meglio lasciare a Salvini, piuttosto che praticarlo nelle redazioni e nelle stanze dei direttori di testata. A dimostrazione che si può fare diversamente, segnaliamo la maggior correttezza delle altre testate e in particolar modo la decisione del Tg2 di far seguire agli aggiornamenti di cronaca un ottimo servizio che racconta quanto sono (molti di più) i rom nei maggiori paesi europei, quali sono state (assai più efficaci) le politiche d’integrazione che da noi latitano del tutto.

Le aperture per tutti sono per l’assai poco affascinante vicenda della lista prodotta a 8 ore dal silenzio della campagna elettorale con i 16 “impresentabili”. I teleutenti avranno capito “solo” che nel Pd volano i coltelli tra i renziani e la Bindi; per il resto quale sia l’iter giudiziario che investe il candidato campano De Luca, di quali reati “spia” sia stato accusato, sono questioni secondarie che non meritano di essere illustrate. Sorge il sospetto che in qualche redazione abbiano “sorvolato” per non rivelare di esser disinformati.

La chiusura della campagna elettorale non offre nulla che meriti di essere segnalato, se si escludono le consuete coperte tirate verso Forza Italia dai canali Mediaset.

L’uscita ufficiale dalla recessione, con il pil in aumento dello 0,3 % e – udite, udite! –l’inflazione che torna a mostra un pur minimo segno più, è presente nei titoli dei Tg Rai, di Tg5 e di La7. Sulla Rai Padoan da Dresda non si nega a i microfoni e alle telecamere spandendo ottimismo sul secondo trimestre e qualche accenno di speranza sull’occupazione per i mesi successivi.

Di Blatter e della Fifa decimata dall’indagine Usa e dagli arresti in Svizzera si è parlato molto nei giorni scorsi, segnalandolo come un super “impresentabile” per la quinta presidenza del Gotha del pallone. Ma Blatter piace alle federazioni africane, sudamericane e asiatiche, e i soldi del calcio sono tanti e generosamente distribuiti senza imbarazzanti ricevute; ecco così che il principe giordano, speranza delle opposizioni, si ritira dopo la prima votazione nella quale Blatter sfiora i due terzi. L’arzillo settantanovenne potrà fare goal per altri 5 anni e il mondo del calcio internazionale continuerà a mostrare un profilo analogo a quello che siamo abituati in Italia.
Per la cronaca segnaliamo la presenza su Rai e Tg5 dei servizi sull’omicidio a Formia di Mario Piccolino, anziano avvocato protagonista di tante battaglie per la legalità in un territorio in cui la camorra già qualche anno fa lo aveva minacciato. Nei prossimi giorni se ne parlerà parecchio.

Dati auditel dei Tg di giovedì 28 maggio 2015

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Fonte:www.tvblog.it

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